Salento All Stars

Salento All Stars, "un giro enorme" per tornare al Salento

Genere musicale: Gypsy

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Salento All Stars è la prima e unica gypsy-taranta-orchestra composta da importanti ed eclettici musicisti salentini. È un progetto artistico che parte dai suoni tradizionali arrivando fino alle sonorità più moderne, scrivendo brani propri e rivisitando quelli popolari del tacco d’Italia, per abbracciare tutte le culture del mondo. Esce nella primavera del 2014 Salentu (lu sule, lu mare, lu jentu) per il ventennale dalla sua stesura. L’autore Davide QbA Apollonio chiama a raccolta i migliori musicisti del Salento per reincidere questa nuova versione. La formula del "collettivo" musicale piace molto nei live, nasce l’idea di incidere un intero album fatto di inediti e rivisitazioni. MADE IN SALENTO: Nel giugno del 2015 è uscito Made in Salento, il disco di inediti e rivisitazioni in chiave Gypsy, Raggae e Combat Folk. Al disco hanno partecipato tanti musicisti salentini (circa 40), dal fondatore Davide Qba Apollonio (già fondatore degli Après La Classe e Granma), Alfredo Quaranta, Treble (fondatore dei Sud Sound System), Cesare dell’Anna, Mino De Santis, Ghetto Eden, Marco Ancona (Fonokit), Andrea Pasca (Crifiu), Carolina Bubbico, Sofia Brunetta, Rocco Nigro, Raffaele Casarano e tanti altri, oltre a collaborazioni nazionali (come Mario Riso – Rezophonic-Movida e Olly Riva – Shandon-Rezophonic) e internazionali (come Fabio Allman dei brasiliani Monobloco). QUI NON PASSA: (Aprile 2018) Il forte carico emotivo di 'Qui non passa', la sua tematica così coinvolgente sono stati collante e detonatore di una grande collaborazione fra 3 importanti realtà musicali salentine: Salento All Stars, Michele Riondino & Revolving Bridge, Mama Marjas. Calde atmosfere, chitarre e fisarmoniche come una carovana gipsy sulle quali ondeggia la sinuosa melodia che ti abbraccia come il torrido sole salentino. Le atmosfere rarefatte della canzone sulle quali viaggiano le voci di Alfredo Quaranta e Mama Marjas, lasciano il posto nel finale alla personalità di Michele Riondino che in maniera decisa si fa largo nel brano insieme ai Revolving Bridge, portandolo sui loro territori più rock e metropolitani. Il testo trasuda amore e passione per la propria terra, è la voce di un popolo che da Taranto a San Foca lotta per i suoi diritti contro Ilva e Tap, multinazionali che pesantemente stanno incidendo sul territorio sulla salute e sulla qualità della vita in quell'angolo di paradiso che viene identificato come tacco d'Italia. Michele Riondino&Revolving Bridge, band tarantina capitanata da Michele Riondino, attore di professione (il giovane Montalbano, Un’avventura, Distretto di Polizia, La ragazza del mondo…ecc.) ma musicista fin dall’adolescenza, da quando inizia a formare le sue prime band. I Revolving Bridge e Michele sono da sempre impegnati sulle questioni ambientali legati alla loro Taranto, martoriata dall’Ilva, sono attivisti del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti che organizza l’Uno Maggio di Taranto, di cui Michele Riondino è il direttore artistico dal 2012. Mama Marjas è la Regina della Black Music in Italia, da sempre vicina alle lotte per difendere la propria terra partecipando attivamente ai movimenti e scrivendo negli anni canzoni come “la Gente” o “Rovine” in combination con Clementino Clementino che sono divenute patrimonio dei movimenti che difendono le nostre terre. Il 15 febbraio è uscito il nuovo singolo “Logorato” insieme a Papa Ricky e Zulù dei 99 Posse. Papa Ricky è stato il pioniere del raggamuffin nel Salento, venuto fuori da quella fucina di artisti (Papa Ricky, Sud Sound System, Neffa, Casino Royale, ecc. ecc.) che fu Bologna a cavallo degli anni ’80 e primi ’90. Proprio in quegli anni pubblicò per la Virgin “Comu t’a cumbenatu”, del quale in “Logorato” è stato ripreso il ritornello e completamente riscritto il brano. Zulù è il cantante e leader dei 99 Posse, band napoletana da sempre impegnata con la propria musica nel sociale. Sia Papa Ricky che 99 Posse sono presenti con i loro brani nella colonna sonora del film “Sud” di Gabriele Salvatores. Davide Qba Apollonio: Fondatore degli Après La Classe e dei Granma, è l’autore del brano più rappresentativo del Salento “Salentu, lu sule, lu mare, lu jentu”, brano che nel 2014 ha compiuto vent’anni e che è stato reinciso in una nuova versione coinvolgendo tantissimi musicisti, dando vita al progetto Salento All Stars. "Era il 1994 e a quel tempo suonavo con i Matrioska, la mia prima band. Era un torbido tardo pomeriggio d'estate, avevo appena scaricato l'ampli e il mio basso proprio sotto il bancone del Babilonia, storico locale di Torre sant'Andrea dove quella sera avrei suonato. Alzai gli occhi e mi ritrovai davanti un adesivo: "Salentu, lu mare, lu sule, lu jentu". Era una trovata proprio del Babilonia. La cosa mi incuriosì. A quel tempo non c'era Youtube, né Wikipedia o Facebook. Così ci misi un po' a scoprire che quella frase era stata ripresa da una strofa di una canzone dei Fratelli di Soledad, band torinese molto affezionata al Salento che aveva tra l'altro omaggiato in quel brano il mitico Feller, storico personaggio della nostra terra che spesso incrociavo durante i miei concerti. Quella frase però mi girava e rigirava nella testa. Volevo scrivere una canzone, qualcosa che fotografasse il Salento. Quella parole erano quasi perfette, decisi solo di invertire "lu mare/lu sule" affinchè diventasse "Salentu, lu sule, lu mare, lu jentu"...secondo me era più fluido, musicalmente più giusto. Buttai giù il testo di getto, scrissi di profumi, di sapori, di facce, di tamburelli, di mare, di spiagge, di ragazze, di fuoco, di cieli e di lacrime. Mi piaceva molto. Lo proposi agli altri Matrioska, ma facemmo in tempo appena a provarla un paio di volte. Come spesso accade, le band si sciolgono...così Salentu rimase in un cassetto per un paio d'anni, quando partì l'avventura con gli Après la Classe. Il brano c'era già, così fu una delle primissime cose che incidemmo sul 16 piste Tascam da 1,5 pollici di Francesco. La suonammo in lungo e in largo, da nord a sud facendolo diventare l'inno del tacco d'Italia. Non c'è persona da Bolzano a Reggio Calabria che se intuisce che sei salentino non ti dica "Salentu, lu sule, lu mare, lu jentu!"...e di aver coniato questo slogan ne sono davvero fiero. nel 2001 fondai i Granma, portandomi dietro il brano. Era il periodo dei Subsonica e dei Bluvertigo, degli Alma Megretta e i 99 Posse...ed io mi ero invaghito dell'elettronica. Così grazie a Vito, mio ex compagno negli Après e nuovo nei Granma, la trasformammo in qualcosa di più electro aumentandogli e di molto anche il bpm. Salentu non tradiva. Tanto che in quell'anno ci fece vincere insieme ai Negramaro un Tim Tour. Poi col passare del tempo virai compositivamente per qualcosa di diverso. I Granma divennero più rock e così Salentu finì di nuovo in un cassetto. Ma come dice Antonello, "certi amori non finiscono, fanno dei giri enormi e poi ritornano"...e il mio amore per Salentu non è mai finito. Perchè ne sono orgoglioso e geloso, quando lo vedo scritto sulle t-shirt nelle bancarelle o sbombolato sui muri. Così io e lui abbiamo deciso di festeggiare i nostri 20 anni insieme e abbiamo deciso di farlo nel migliore dei modi: reincidendolo col testo originale e portando in studio di registrazione il meglio degli artisti salentini. Nasce così la Salento All Stars e vi assicuro che ho scelto meticolosamente. Chi ne fa parte è davvero il top che il Salento offre, sia sotto il profilo artistico che sotto quello umano. Chi c'è, c'è...e chi non c'è, non c'è...ma non a caso! E questo è quanto" Davide QbA Apollonio

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